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Immagine del redattoreClodette

Introduzione alla cristallo-terapia

La cristallo-terapia è una pratica complementare che usa l’energia dei cristalli (pietre preziose e semi preziose) per apportare piccoli e grandi cambiamenti nella vita delle persone. Viene praticata dal cristallo-terapeuta sotto un profilo professionale ma, tutti voi, potete imparare a utilizzare i cristalli nella vita di ogni giorno.



Di cristalli in natura ne esistono tantissimi. Alcuni sono difficili da trovare e altri invece, come l’ametista o il quarzo ialino, sono comuni e molto economici.


Tutte le pietre influenzano in qualche misura la vostra vita ma non dimenticatevi che non modificano chi siete, semplicemente vi aiutano a sviluppare le vostre molte potenzialità. Oggi vediamo come funziona, come scegliere una pietra e come usarla nella vita di tutti i giorni.


Le proprietà delle pietre sono tante, ognuna merita un approfondimento a parte e, se intendete avvicinarvi alla cristallo-terapia, dovete conoscere così da scegliere quella più adatta in base alla vostra esigenza.


Acquistare la pietra che ci richiama può essere utile ma utilizzare i cristalli di cui il nostro corpo aurico ha bisogno è essenziale.


Perché i cristalli influenzano il nostro corpo?

I cristalli sono ottimi alleati per il nostro benessere a livello psicofisico. I popoli antichi, conoscevano molto bene le influenze positive di cristalli, pietre e minerali sui campi eterici umani. Essi, infatti, riescono a riconnetterci con il nostro Sé superiore, ovvero con quella parte di noi che conosce il nostro scopo di vita sulla Madre Terra.


I cristalli agiscono quindi su Corpo, Mente ed Anima, riuscendo a costruire le fondamenta sulle quali fondare il nostro sviluppo a livello emotivo, fisico, psichico e spirituale.


Essi, infatti, sono in grado di equilibrare i nostri stati emozionali, donandoci calma interiore, chiarezza mentale e pace nel cuore. In questo modo, noi ci apriamo alla vita con maggior fiducia, poiché ci permettiamo di riconoscere la particolarità del nostro “suono interiore”, così che possiamo esprimerci quali esseri autentici ed allo stesso tempo come scintille di amore universale.


Grazie alla loro azione (alle volte più delicata, mentre altre volte è più intensa e profonda) i cristalli ci spingono, quindi, a trovare le risorse dentro di noi, in modo da guarire dagli antichi traumi e dalle ferite del nostro passato: solo in questa maniera possiamo riuscire a trovare in noi nuove strade e nuove prospettive, operando una netta e radicale rinascita interiore.


I cristalli, inoltre, sono le strutture più perfette ed armoniche create dalla natura. La loro struttura, oltre che oggetto di studio, indica anche uno stile di vita. L’essere umano, infatti, come i minerali assume, durante la sua intera esistenza, degli specifici comportamenti che lo classificano entro una determinata modalità caratteriale e/o di comportamento verso il mondo esterno. Basti pensare a quelle persone concrete e materialiste, si cui spesso diciamo che sono delle “persone quadrate”.


E tuttavia tale classificazione non è fissa: infatti, in base alla nostra evoluzione personale, via via adotteremo altre modalità di relazionarci e, pertanto, anche il nostro stile di vita cambierà.





I cristalli come rimedi vibrazionali


Nella cristallo-terapia i cristalli sono annoverati tra i cosiddetti “rimedi vibrazionali”. In questo senso, possiamo definire un cristallo come un valido strumento energetico, in grado di riequilibrare le varie disarmonie nel nostro organismo e di riportarci ad uno stato di benessere ottimale. Essi, infatti, hanno caratteristiche che gli permettono di intervenire laddove lo squilibrio è presente nella sua forma iniziale, ovvero a livello energetico.


La metodologia più semplice da adottare, in questo caso è l’elisir di cristallo. È possibile usare, in questo caso, una singola pietra o una sinergia di cristalli mirata al disequilibrio da trattare.


Ad esempio, un elisir di Quarzo rosa ci dà la vibrazione dell’amore incondizionato.


Come si prepara un elisir di cristalli?

Esistono due metodi: uno diretto ed uno indiretto.


Innanzitutto, prima di descrivere tali procedure, il cristallo deve essere stato precedentemente purificato e caricato. Con il metodo diretto si pone il cristallo in un bicchiere contenente dell’acqua.


Questa metodologia è sconsigliata nel caso in cui i cristalli contengono sostanze tossiche, come ad esempio l’Alessandrite, il Salgemma, l’Amazzonite, l’Ambra, l’Angelite, la Calcite, la Celestina, l’Epidoto, la Labradorite, il Granato, la Malachite, l’Opale, l’Occhio di Falco, l’Occhio di tigre, la Rodocrosite, il Rubino, il Serpentino, il Topazio, la Tormalina nera, e la Zoisite.


Altri cristalli, inoltre, potrebbero sciogliersi se posti a contatto diretto con l’Acqua, poiché hanno una struttura porosa; tra questi ricordiamo la Selenite, l’Aragonite, lo Zolfo ed il Turchese.


Vi sono, inoltre, i cristalli contenenti rame o ferro (come ad esempio Pirite, Cuprite, Dioptasio, Crisocolla, Magnetite), per i quali è sconsigliato il contatto diretto con acqua, poiché potrebbero perdere la loro lucentezza oppure ossidarsi e prendere la ruggine.


Il metodo indiretto è, a mio avviso, da preferire, poiché non prevede il contatto diretto del cristallo con l’acqua, che viene posto in un piccolo bicchiere di vetro, il quale, a sua volta, viene messo in una ciotola di legno o terracotta contenente dell’acqua. Si consiglia di effettuare queste metodiche in periodo di luna crescente per un tempo di almeno 8 ore.


In seguito, si pone questa acqua energizzata in un flaconcino di vetro scuro aggiungendo qualche goccia di brandy come conservante. È possibile assumere da 3 a 7 gocce a livello sublinguale fino a 4 volte al giorno.

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